Partenza
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Breno (loc. Degna) m. 892
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Arrivo
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Breno (loc. Degna) m. 892
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Lunghezza
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37 km
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Dislivello max.
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m. 1158
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Cartografia
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Compass foglio 103 3 valli
bresciane
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Preparazione atletica necessaria
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Buona
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Difficoltà tecniche
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Nessuna
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Periodo consigliato
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Giugno- settembre
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Parcheggio
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Pochi nei pressi del ponte sul
torrente Degna, più possibilità presso la frazione Astrio
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Località: Breno (loc. Degna) – P.so Crocedomini –
strada Maniva – val d’Arcina – Sesa – Novali – Val delle valli – Degna
Premessa: Itinerario circolare con salita
interamente su asfalto fino al passo Crocedomini lungo la strada provinciale,
quindi su comodo sterrato per alcuni km. Discesa divertente priva di difficoltà
tecniche ma con alcuni tratti un po’ ripidi su asfalto verso Sesa e altri un po’
scomodi su pietraia in val d’Arcina.
Panorama molto vario che spazia dalle
cime delle orobie bergamasche (Presolana) ai massicci calcarei del pizzo Camino
e della Concarena salendo verso il passo Crocedomini e poi lungo la strada in
cresta verso il dosso dei Galli. Panorama che cambia spesso lungo la discesa
alternando ampi pascoli e pinete a strette e scoscese vallate dove la strada
(sempre larga e confortevole) costeggia ripidi burroni.
Photogallery:
Descrizione:
Partenza del nostro itinerario è il comune di Breno località Degna raggiungibile
dall’abitato di Breno in circa 10 km lungo la strada verso il passo Crocedomini
oppure dall’abitato di Bienno in circa 6 km sempre seguendo le indicazioni per
il passo Crocedomini. Vista la scarsità di parcheggio in questa località può
essere consigliabile parcheggiare presso la sottostante frazione di Astrio e
percorrere in bicicletta i 2 km che ci separano dalla partenza.
Dal ponte sul torrente Degna seguire la
strada che porta al passo Crocedomini che si raggiunge in circa 13 km poco dopo
aver oltrepassato la splendida località di Bazena. Al passo ci attende il
rifugio dove è possibile gustare degli ottimi taglieri di salumi e formaggi (per
chi non è bresciano consigliamo assolutamente l’assaggio del Bagoss). Svoltare a
destra sulla strada
sterrata che porta verso il Dosso dei Galli (Maniva).
Intorno al km 15 si giunge al punto più alto del nostro itinerario (mt. 2050),
si prosegue in leggera discesa e dopo aver percorso 3,5 km dal passo
Crocedomini, nei pressi di un rudere, si stacca sulla destra un’evidente
carrozzabile con l’indicazione “Vendita prodotti tipici locali”. Imboccarla in
discesa, questa strada ci accompagnerà alla scoperta della Val d’Arcina. Seguire
sempre questa strada, all’inizio sassosa, poi due strisce di asfalto ci
renderanno il compito più agevole quindi lasceranno il posto a una mulattiera
pietrosa e rocciosa con pendenze mai eccessive che termina a un incrocio con una
strada in parte asfaltata in corrispondenza di un tornante di quest’ultima
(circa 25 km dalla partenza). Imboccare la strada in discesa a sx verso la
località Sesa a tratti piuttosto ripida ma quasi completamente asfaltata.
Oltrepassato un ponte sul torrente lasciarsi a sx la strada verso Valdaione e
proseguire in discesa. Fin quasi alla località Novali alterneremo tratti in
falsopiano a discese a volte molto ripide.
Arrivati in località Sesa sono molto
evidenti i segni lasciati dalla grande frana e spinge a qualche riflessione
pensare che dove si vede il letto del torrente una volta erano tutte cascine.
Lasciamo a sx la strada che scende verso il ponte metallico e saliamo a dx in
direzione Santel de parais, una santella molto interessante per la posizione in
cui è stata costruita, che si raggiunge dopo circa 30 km dalla partenza.
Proseguire dopo aver ammirato la santella
e il panorama per circa 500 mt in ripida discesa. Prestare attenzione a un
tracciolino che si stacca sulla dx delimitato da una ringhiera in corda
metallica (a sx c’è una cascina, a dx due lapidi e un crocefisso). Imboccare
questo tracciolino e in breve un single track ci porta a costeggiare il bacino
idroelettrico dei Novali che ci lasciamo a dx e proseguiamo lungo la strada in
falso piano fino alla centrale idroelettrica di Val delle Valli (km 33). Da
ammirare in questo tratto il panorama alla nostra sinistra sulla stretta e
scoscesa valle. Scavalcare la sbarra e il successivo cancello, i custodi sono
generalmente tolleranti con i ciclisti. Proseguire quindi in falso piano fino a
incontrare di nuovo la strada provinciale per il passo Crocedomini percorsa in
salita e tramite questa riportarci al punto di partenza.
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