Partenza
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Capodiponte m. 372
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Arrivo
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Capodiponte m. 372
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Lunghezza
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19,9 km
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Dislivello max.
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441 m.
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Dislivello totale
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537 m
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Cartografia
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Compass n° 94 Edolo Aprica
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Preparazione atletica necessaria
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Buona
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Difficoltà tecniche
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Alcuni brevi passaggi non ciclabili
e esposti
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Periodo consigliato
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Marzo - ottobre
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Parcheggio
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Abbondante presso il Graffiti Park
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Note
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Presenza di incisioni rupestri lungo il percorso
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Località: Capodiponte – Ono S. Pietro – Pescarzo – Sellero – Cedegolo – Grevo -
Capodiponte
Premessa:
di recente scoperta, questo itinerario è diventato subito uno dei nostri
preferiti. Si snoda ai piedi di quella che gli archeologi chiamano “la grande
coppia” per l'influenza che hanno avuto sugli antichi Camuni: il Pizzo Badile e
la Concarena. Dal punto di vista sportivo si transita attraverso strade,
mulattiere veloci o sconnesse e sentieri tecnici. Il fondo è molto vario, si va
dall'asfalto allo sterrato, il ciottolato, la pietraia, il sottobosco, la
roccia: si incontra praticamente tutto il repertorio della mountain bike. Dal
punto di vista paesaggistico si attraversano bei boschi, tratti molto panoramici
e si incontrano diverse rocce istoriate dagli antichi abitanti della valle. Una
particolarmente bella presso la loc. Coren con figure antropomorfe, zoomorfe e
oggetti di uso quotidiano e comprende anche una rosa camuna (simbolo della
regione Lombardia) da cui il titolo dell'itinerario.
Alcuni tratti sono decisamente tecnici e c'è anche un breve passaggio piuttosto
esposto (catene metalliche di sicurezza) non ciclabile. Sono tratti brevi in cui
è necessario spingere la bici e procedere con prudenza ma non eccessivamente
pericolosi se affrontati con il dovuto buon senso.
Photogallery:
Descrizione:
La partenza di questo itinerario è collocata presso il Graffiti Park di
Capodiponte. Uscendo dal parcheggio svoltare a sx e dopo 100 m subito a dx nei
pressi di una santella su una strada asfaltata in salita. Seguire la strada
principale al primo bivio. Al secondo, contrassegnato da una croce svoltare a dx
in salita in via Prati seguendo le indicazioni della pista ciclabile direzione
Breno. Seguire a questo punto sempre le indicazioni della
p.c. per Breno
attraversando così il paese di Ono S. Pietro in decisa salita. Poco dopo aver
oltrepassato la chiesa, al km 2,9 svoltare a dx seguendo le indicazioni per il
rifugio Iseo. Dopo il bivio ci aspettano circa 1800 m. di salita con pendenze
davvero importanti fortunatamente su strada asfaltata. Al km 3,7 (nei pressi di
una teleferica) svoltare a dx in un sentiero in discesa contrassegnato dal
segnavia cai n° 6 (alta via delle orobie orientali) in direzione Pescarzo. La
segnaletica CAI è posta in direzione opposta al nostro arrivo, quindi vediamo il
retro del segnale ma è comunque ben visibile sulla sinistra. Inizia il primo
breve tratto tecnico. Scendiamo in una stretta valle addentrandoci nel bosco con
alcuni tornanti e il sentiero è stretto e a tratti sconnesso fino ad arrivare
dopo circa 500 m al ponte delle capre (put de le cavre) che attraversa il
torrente dalle acque limpidissime. Procedere ora in decisa salita per un breve
tratto troppo ripida per essere fatta in sella mentre dopo diventa agevole. Al
km 4,7, dopo aver incontrato alcune cascine, si incrocia una mulattiera
intersecandola in un tornante. Imboccarla in discesa (a dx) su ciottolato e
seguirla fino alla pittoresca frazione di Pescarzo (km 5). Mantenere sempre la
sinistra tenendosi alti sul paese fino a quando la strada non vira a dx in
discesa portandoci nella piazzetta del paese. Ora svoltare a sx arrivando ad un
parcheggio e si avvista una evidente stradina cementata che si stacca dalla
principale e procede in leggera salita. Le indicazioni da seguire sono per la
via Crucis e per la località Coren. Mantenere la destra al successivo bivio
abbandonando la strada che sale a sx verso la via Crucis e dopo circa 7 km, ad
un incrocio con una madonnina svoltare a dx. Questo tratto è molto panoramico e
divertente. Lungo il percorso incontreremo alcune rocce con incisioni rupestri
segnalate da un cartello rettangolare. In questo senso prestare molta attenzione
quando ci si avvicina al Coren (corno) dopo circa 8 km. Si tratta di una
protuberanza rocciosa priva di vegetazione che dovremo attraversare aiutati da
catene metalliche. Quando ci si accorge che la vegetazione sta scomparendo e si
vede una piccola staccionata in legno mantenersi il più possibile a sx per
evitare di passare con le ruote su una roccia ricchissima di incisioni rupestri
che resta proprio in mezzo al tracciato (si vede tardi perché il cartello che la
segnala è dopo). Godiamoci il panorama e i graffiti (tra cui delle figure
zoomorfe e dei guerrieri molto belli oltre a una raffigurazione della rosa
camuna). Accompagniamo ora la bici per superare questo tratto utilizzando le
catene metalliche (non è difficile ma richiede comunque prudenza). Terminata la
parte attrezzata ci sono ancora dei tratti molto tecnici non ciclabili a meno di
essere spider man. Comunque non durano a lungo, poi il percorso
ridiventa
piacevole fino all'abitato di Sellero (km 9) dove si incontra l'asfalto. Al
primo bivio mantenere la sx fino a un ponte con indicazioni per l'agriturismo Il
viandante. Non attraversarlo ma svoltare a dx in discesa e attraversare il ponte
sottostante passando vicino a una chiesa. All'incrocio presso il campo sportivo
svoltare a sx e mantenere la sx anche al bivio successivo. Anche al successivo
evitare di scendere nel centro di Novelle ma mantenere ancora la sinistra in
salita, poi seguire la strada principale in decisa discesa che dopo alcuni
tornanti ci porta a Cedegolo nei pressi del ponte. Imboccare la ss 42,
attraversare il ponte e poi svoltare subito a dx in direzione Grevo. Seguiamo la
strada fino a questa frazione che attraversiamo seguendo sempre la via
principale. Costeggiamo prima la chiesa, poi il campo da tennis e da calcio,
passiamo sopra la condotta forzata della centrale e poco dopo svoltiamo a dx in
via S. Floriano in discesa (cartello divieto di transito) al km 13,8. Ai due
bivi successivi mantenere la sx (seguire la strada principale) fino ad arrivare
ad una casa col tetto verde. Qui proseguire in piano lungo la strada centrale
ignorando quella a dx che scende e quella a sx che sale. Ora non ci sono più
bivi fino a Capodiponte e la mulattiera che percorriamo è molto divertente con
tratti veloci e scorrevoli e altri più tecnici. Al km 17,8 si incrocia la strada
che da Capodiponte porta a Paspardo. Svoltare a dx (non ci sono indicazioni ma
non si può sbagliare) portandosi verso Capodiponte. Attraversare la ferrovia
arrivando a incrociare così la ss 42 (km 18,5). Svoltare a sx percorrendo la
strada principale fino alla rotonda all'imbocco del paese, svoltare a dx poi a
sx in direzione Cemmo quindi ancora a sx in direzione Graffiti Park riportandoci
al punto di partenza (km 19,9).
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