Prave (giro del M. Altissimo)
Partenza Boario Terme m. 220
Arrivo Boario Terme m. 220
Lunghezza Km. 38
Dislivello max. 919 m.
Cartografia Compass foglio 103 3 valli bresciane
Preparazione atletica necessaria Buona
Difficoltà tecniche Discesa a tratti ripida da Prave a Angolo
Periodo consigliato Maggio - ottobre
Parcheggio Ampio parcheggio nei pressi dell’Archeopark



Località: Boario – Malegno – Ossimo – Borno – Prave – Angolo - Boario

Premessa:
Itinerario quasi tutto su asfalto o fondo compatto escludendo un tratto prima del paese di Ossimo e la discesa da Prave a Angolo. Il percorso è abbastanza lungo, quindi richiede una preparazione atletica buona ma non presenta particolari difficoltà ad esclusione della discesa di Prave. Questo tratto è in parte piuttosto ripido, il fondo è normalmente compatto o ciottolato, può creare qualche problema se bagnato. Il paesaggio è molto interessante in quanto si effettua il periplo del Monte Altissimo con vista sulle sue pareti calcaree e sui massicci dolomitici della Presolana e del Pizzo Camino.

Photogallery:



Descrizione:
La partenza di questo itinerario è collocato presso l’Archeopark (un parco tematico sulla preistoria nell’arco alpino) di Boario Terme dove è presente un ampio parcheggio.
Imboccare la pista ciclabile in direzione Breno che percorreremo fino all’abitato di Cividate (circa 10 km). Circa 800 m. dopo la partenza è consigliabile fare la prima sosta per ammirare alcune incisioni rupestri eseguite dagli antichi Camuni. E’ presente una pensilina che segnala la presenza del sito. Proseguiamo poi seguendo sempre le indicazioni della pista ciclabile in direzione Breno per circa 10 km. All’imbocco del paese di Cividate Camuno si abbandona la ciclabile che prosegue a dx e si attraversa a sx un ponte coperto di metallo chiamato ponte dei marinai d’Italia e dopo una cinquantina di metri si raggiunge la provinciale che porta al passo del Tonale. Svoltando a sx in pochi metri si raggiunge il museo archeologico nazionale di Cividate Camuno che per gli amanti della storia è molto interessante. Noi, invece, imbocchiamo la provinciale verso Breno (a dx) e raggiungiamo il paese di Malegno. Nel centro del paese un incrocio molto evidente indica la strada per Borno che imbocchiamo. Procediamo lungo la provinciale per circa 5 km, al termine di un rettilineo, nei pressi di un tornante a destra procedere diritto lungo un tratturo sterrato costeggiando una casa abbandonata lasciandola sulla dx. Dopo circa 1 km di piacevole sterrato ricomincia l’asfalto con un incrocio.Presolana e val di Scalve E’ possibile proseguire sia a dx che a sx (meno ripido), le due strade si congiungono poco dopo nei pressi di un incrocio con la strada che porta verso la località Annunciata (dove è presente un convento dei cappuccini e si gode di un panorama mozzafiato, ma la deviazione è un po’ troppo lunga, lo teniamo in serbo per un altro itinerario). Proseguire verso Borno che risulta visibile immerso nel suo altipiano già poco dopo aver oltrepassato Ossimo. Raggiunto Borno (km 21) lo oltrepassiamo dirigendoci verso la val di Scalve. 3 km di salita ci separano dallo scollina mento alla località Croce di Salven (km 24, ottima fontana e inizio del parco delle doline) dove di fronte possiamo ammirare la mole della Presolana, mentre a destra la colma di S. Fermo e il pizzo Camino che ci ha accompagnato con le sue guglie già a partire da Borno. Dopo aver scollinato si scende per circa 1,5 km. Dopo aver oltrepassato le indicazioni per il lago Giallo e un agriturismo prestare attenzione sulla sinistra a una strada carrozzabile con direzione Prave. Seguire sempre la strada principale godendosi il magnifico panorama sulla Presolana e sulla Val di Scalve fino ad Scendendo verso Angoloarrivare sotto ad una chiesetta (vale la pena lasciare le bici e salire a guardarsi intorno). Svoltare a sx (km 28), inizia la discesa da effettuare con prudenza. La strada è carrozzabile, non ci sono particolari difficoltà tecniche ma in alcuni tratti la pendenza è davvero elevata, conviene non darle troppa confidenza (almeno la prima volta che si fa). Il fondo alterna asfalto a terra battuta e a ciottolato. Il paesaggio è davvero suggestivo con strette valli, pareti strapiombanti e panorama sulla Val di Scalve e le Orobie bergamasche. Al termine della discesa si incontra la frazione Mazzunno (Angolo Terme), proseguire quindi per la strada principale fino ad Angolo e da lì scendere a Boario Terme lungo la strada provinciale. Le indicazioni per l’Archeopark ci riporteranno al punto di partenza (km 41).


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