Partenza
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Esine (Sacca) m. 234
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Arrivo
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Esine (Sacca) m. 234
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Lunghezza
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19 km
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Dislivello max.
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146 mt
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Dislivello totale
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187 mt
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Cartografia
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Kompass n° 103 Le tre valli
bresciane
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Preparazione atletica necessaria
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di base
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Difficoltà tecniche
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Breve tratto in discesa sconnesso
nel parco del Barberino
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Periodo consigliato
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Marzo - ottobre
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Parcheggio
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Presso l'area di servizio La sosta
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Note
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Il primo tratto può essere molto poco agevole nei mesi estivi per la folta
vegetazione
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Località: Sacca di Esine – Plemo – Esine – Berzo inf. - Cividate (Barberino) -
Sacca
Premessa:
itinerario di fondovalle con difficoltà tecniche praticamente nulle ma
che attraversa alcune zone molto belle e/o panoramiche. Ideale per chi si
avvicina allo sport della mountain bike o per l'allenamento invernale. I primi
13 km sono quasi completamente sterrati alternando single track a strade bianche
a mulattiere sconnesse. Il ritorno, invece, è tutto su asfalto seguendo la pista
ciclabile della Vallecamonica.
Photogallery:
Descrizione:
partenza di questo itinerario è presso l'area camper
posta di fronte al ristorante Le fontanelle. Lasciarsi il ristorante sulla
destra e partire. Dopo circa 200 m non passare sotto la superstrada ma svoltare
a dx in uno stradello nei campi che costeggia la base della strada. Ignorare il
primo bivio a dx che porta ad una casa ma procedere dritto fino al km 0,4 dove,
nei pressi di un grosso albero, si prende sulla destra una traccia che taglia
trasversalmente i campi puntando verso il fiume. Dopo poco un dosso ci solleva
dai campi coltivati e ci immette su un single track posto sull'argine del fiume.
Imboccarlo a destra e procedere lungo questo sentiero
che costeggia il recinto del
ristorante e del suo lago da pesca. Arrivati al termine del recinto (km 1,07)
svoltare a dx abbandonando la via principale e imboccando un sentiero che si
mantiene nella prima parte ad alcuni metri dal recinto del laghetto per poi
allontanarsi e raggiungere una mulattiera poco più avanti (km 1,5). Procedere
dritti puntando verso un ponte di legno che attraversa un torrente poco più
avanti. Attraversiamo anche noi il torrente sul ponte e continuiamo a seguire
questa strada bianca che zigzagando per i campi (seguire la via principale ai
bivi che si trovano oppure i cartelli pista ciclabile dove ci sono, in realtà si
trovano solo nella parte finale). Questa che percorriamo è la pista ciclabile
che ci porterà a
Esine. Seguire le indicazioni (dove ci sono) della pista
ciclabile, in particolare in un tratto all'interno della zona industriale perché
per questioni di confini è necessario fare un po' di ghirigori peraltro ben
segnalati. Usciti dalla zona industriale si sale sull'argine del torrente Grigna
che ci accompagna fino alle case di Esine (km 5,65) dove la pista ciclabile
finisce incrociando una strada asfaltata. Svoltare a sx attraversando un
ponticello e portarsi verso il centro del paese. Dopo 200 m., prima di
attraversare il ponte sul Grigna svoltare a destra in via Torta seguendo le
indicazioni per l'azienda agricola Petet. Subito dopo svoltare ancora a sx
seguendo ancora le indicazioni per l'azienda agricola Petet. Al km 6,6 subito
dopo essere passati sotto la circonvalazione di Esine svoltare a sx seguendo le
indicazioni dell'azienda agricola Le Saiotte. Procedere seguendo la via
principale che diventa dopo poco sterrata e sconnessa. Inizia la salita verso
Berzo. Al km 6,8, dopo un tratto in buona salita, si arriva ad un incrocio a T
con una carrozzabile pianeggiante e alcune piante di castagne. Imboccarla sulla
sx. Inizialmente sterrata poi diventa asfaltata fino al km 7,7 dove abbandoniamo
la strada asfaltata che scende a sx mentre proseguiamo dritti su sterrato. Al km
8,2 si arriva ad un incrocio: a dx la strada sale verso S. Glisente mentre noi
svoltiamo a sx attraversando un ponte con al termine un semaforo per portarci
verso l'abitato di Berzo. Superare il semaforo procedendo dritti e poi
continuare su viale Caduti fino ad arrivare alla piazza di
Berzo inf. al km 8,9.
Svoltare a sx lungo la strada provinciale per svoltare dopo circa 200 m. poco
prima di un fiorista, a dx in via Volta passando sotto un involto in leggera
salita dirigendoci verso il cimitero. Dopo poco tralasciamo la strada che a dx
va verso il cimitero (e termina li) ma procediamo dritti rimanendo un po' più
bassi. Al km 9,9 la strada si divide, prendiamo quella di sx che prosegue verso
Esine, mentre quella di dx scende verso Cividate. Dopo circa 300 m. troviamo un
bivio con una madonnina: tenere la sx e procedere fino al km 10,8 quando appena
iniziata la discesa ciottolata per Esine troviamo la strada che a sx sale verso
la
chiesa della SS. Trinità che andiamo a visitare anche per il bellissimo
panorama che si gode dal giardino circostante. Tornare indietro dalla strada
dell'andata e procedere in discesa seguendo sempre la strada ciottolata (discesa
un po' ripida in alcuni tratti) per arrivare in via Castello a Esine. Seguire
sempre la strada principale fino a terminare la discesa quindi svoltare a dx
andando verso il cimitero e la
chiesa di S. Maria che si incontra sulla dx poco
dopo (è splendida e vale veramente una visita, se interessati informarsi sugli
orari). Arrivati all'altezza del cimitero
che si vede sulla sx procedere dritti
in uno stradello ciottolato tra due muri. Dopo circa 100 m. prestare attenzione
a una mulattiera che parte a dx e sale verso la collina del Barberino. E' un
incrocio un po' mascherato ma alzando gli occhi si vede molto bene la strada che
sale e quindi non ci si può sbagliare. Ora inizia il tratto più tecnico. Subito
una salita veramente impegnativa su fondo ghiaioso fino ad una curva a 90° a dx
vicino a una cascina. Ora un tratto pressoché pianeggiante su terra fino ad
arrivare ad un tornante poi si sale ancora ma per pochissimo. Subito dopo il
tornante (km 12,25) si vede una costruzione che è una vasca di raccolta acque e
subito sotto, di fianco a un rudere, si diparte un sentiero che entra nel bosco.
Imboccarlo, subito scende fino a incrociare una mulattiera che sale nei pressi
di una panchina. Svoltare a sx in discesa: questo tratto è sconnesso e sassoso,
è l'unica difficoltà tecnica dell'intero percorso. Seguire la strada principale
a tutti i bivi fino a raggiungere l'asfalto vicino ad alcune case e un pannello
informativo del
parco del Barberino (km 13). Abbiamo raggiunto la pista
ciclabile della Valcamonica, svoltiamo a sx e seguendo sempre le sue indicazioni
arriviamo al km 17,6 a raggiungere un ponte di legno ad arco che attraversa il
fiume Oglio. Attraversiamo anche noi e subito dopo il ponte svoltiamo a dx lungo
un sentiero (attenzione nel primo tratto alcune radici molto sporgenti) che
costeggia il fiume. Dopo poco ci si ricongiunge con il sentiero percorso
all'andata all'altezza del laghetto da pesca. Si prosegue lungo l'argine
costeggiando il recinto fino a raggiungere nuovamente il dossetto che ci porta
ad attraversare i campi. Raggiunto perpendicolarmente il tracciato della ss. 42
che passa qualche metro più in alto (km 18,65) si svolta a sinistra tornando
verso l'area di servizio “La sosta” da dove si è partiti: km 19
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